EQUINOZIO D’AUTUNNO | L’ALTRO VOLTO DI UNA SECONDA PRIMAVERA | 22 09 2020

Appena l’estate volge al termine siamo abituati a pensare che l’energia e la vitalità vengano meno con essa. La stagione autunnale anticipa l’inverno, e forse condizionati da questo pensiero, non cogliamo appieno le qualità di questa stagione nel mezzo.
Ma a guardar bene è un tempo speciale, ricco di sfumature e pieno di vitalità.
L’EQUINOZIO D’AUTUNNO segna il momento in cui il giorno e la notte si incontrano portando lo stesso tempo, prima della progressiva avanzata della notte sul giorno che introdurrà la stagione invernale.
Ma prima di allora l’autunno mostrerà tutti i suoi diversi volti.
Ogni stagione infatti è astrologicamente caratterizzata da ben tre segni zodiacali, che hanno qualità e modalità espressive molto differenti tra loro.
L’autunno vede susseguirsi il segno della Bilancia, dello Scorpione e infine del Sagittario.
Ottobre, novembre e dicembre. Tre mesi che vedono la natura trasformarsi completamente, forse nel modo più visibile al pari della stagione primaverile.
Proprio per questo sono rimasto colpito da una frase di Albert Camus, che definisce l’autunno usando questa parole che mi hanno molto ispirato: “L’autunno è una seconda primavera quando ogni foglia diviene un fiore”.
Conosciamo tutti lo spettacolo dell’autunno che colora il verde dei toni dal rosso, all’arancio fino al giallo.
Un quadro impressionista in cui è vero, non si ha più la percezione del singolo fiore, o di campi fioriti nel verde brillante, ma osserviamo pennellate di colore che sfumano una nell’altra. Un vitalità cromatica che sembra competere con la morte apparente a cui la natura si appresta.
Ma a pensarci bene il segno della Bilancia, che rappresenta la fase iniziale dell’autunno, è governata proprio da VENERE e vede SATURNO esaltato nel suo domicilio.
Ovvero, l’esaltazione della forma, della bellezza e l’equilibrio dei toni che sono propri di VENERE, trovano il loro corrispondente proprio nello stupefacente quadro della natura autunnale.
D’altra parte la Bilancia è il segno opposto dell’Ariete, il segno dell’inizio della vera e proprio primavera.
In qualche modo quindi non è errato considerarlo il segno di una seconda o alternativa primavera. Nel gioco dialettico dello zodiaco gli opposti sono costantemente in relazione e hanno in sé ciascuno il seme dell’altro. Sono lo specchio in cui si confrontano e di possono integrare le differenze.
VENERE quindi, oppone la bellezza e l’armonia delle forme e dei colori dai toni in gradazione, alla forza irruente di MARTE (in Ariete), che irrompe improvviso con i toni contrastanti che si stagliano sui tronchi spogli, e la terra ancora nuda.
Ma dell’autunno è anche il principio di SATURNO, esaltato in Bilancia.
È lui che introduce la caducità della stessa bellezza di VENERE. La sua azione non è solo espressione della giusta misura, senza eccessi e sorprese. Ma è proprio il signore del tempo che accompagna alla fine.
Ecco che le foglie cominciano a cadere, una dopo l’altra. Il dipinto che ha colorato tutto intorno comincia a decadere. Scaglie di colore cadono a terra.
E in questo modo arriviamo già nel segno dello Scorpione. Novembre è il mese in cui nella nostra cultura celebriamo i santi e i morti. Le foglie a terra iniziano il loro lento processo di decomposizione che li porterà a morire prima di risorgere in altra forma. Questa volta i due pianeti protagonisti sono MARTE e PLUTONE e anche MERCURIO ad essere esatti. Ancora una volta la corrispondenza tra le forze della natura e le energie espresse dai pianeti astrologici è chiaramente evidente.
Per attivare questo processo alchemico che vede la vita venir meno per trasformarsi in pura essenza che penetra nelle profondità della terra, serve una grande quantità di energia. Un’energia che distrugge, PLUTONE più MARTE, e che attiva un processo di trasformazione sia sul piano materiale ma anche metafisico, MERCURIO (esaltato in Scorpione). Opposto allo Scorpione, nella stagione primaverile, abbiamo il Toro dove troviamo ancora VENERE che si manifesta nella pienezza e nello voluttuosità delle sue forme e colori. Tanto è rigogliosa e nutriente l’espressione della primavera taurina, tanto è intenso e pieno di ombre l’autunno sotto il segno dello Scorpione.
Ancora una volta, in antitesi alla manifestazione estroversa della primavera, in autunno la natura usa tutta la sua energia per ripiegare su stessa con uguale e audace forza.
E su questo cammino proseguiamo fino al Sagittario. Dei tre segni è quello che meno sembrerebbe coerente con la stagione tra l’autunno e l’inizio dell’inverno.
Cosa centra un segno di fuoco, vitale e cosi dinamico con questa fase dell’anno?
L’aria si fa sempre più fredda e il paesaggio perde i colori vitali del primo autunno.
Eppure la natura come anche la corrispondenza di certi archetipi è ingegnosa e puntuale.
Il pianeti che troviamo nel Sagittario sono GIOVE e NETTUNO.
Il primo è complice di una qualità del segno che è assolutamente necessaria in questa fase dove l’ombra sembra avere la meglio sulla luce, la fiducia. Una grande energia capace di infondere il coraggio per un viaggio ignoto di cui non si ha certezza. Lui lancia la freccia e crea un ponte tra la fine e un inizio che richiederà ancora degli sforzi ulteriori. La fede guida il Sagittario, e con il contributo di NETTUNO c’è anche la visione che lo proietta e gli fa trascendere la realtà per attraversare la terra dei “morti”, o meglio di coloro che dormono in un sonno che sembra morte, ma che prepara solo ad una nuova vita.
Opposto al Sagittario sono i Gemelli che in primavera, grazie alla curiosità di MERCURIO, trovano il coraggio di sperimentare quello che la natura gli offre. Anche in loro è vivo l’entusiasmo e una certa fiducia, ma non si avventureranno mai troppo oltre quello che non conoscono.
Il risveglio è già il seme che troviamo espresso nel Sagittario, e che verrà consegnato al segno successivo , il Capricorno, il quale lo farà crescere custodendolo e proteggendolo dal freddo e severo inverno.
Quindi il terzo dei segni di fuoco è una fiamma interiore che si accende e guida la natura nel suo distaccamento dal ciclo vitale precedente per trascendere a avviarsi verso il ciclo successivo.

Non c’è dubbio, l’autunno e l’Equinozio che rinnova questa stagione è come una seconda primavera e insieme l’inizio di un ponte che ci traghetta oltre ciò che abbiamo già conosciuto.

Mai come quest’anno possiamo fare nostra questa immagine. Stiamo camminando verso l’esaurimento di un vecchio ciclo, e tutti gli astri sono impegnati in questo percorso che richiede tanta energia per lasciar cadere quello che ha fatto il suo tempo. Sarà ancora più difficile far morire e trasformare i residui di questo anno così denso e faticoso. Ma servirà altrettanta fiducia per accompagnarci verso un inverno prepotente che vedrà irrompere i pianeti in Acquario. SATURNO e GIOVE saranno i protagonisti di questa nuova avventura, e MARTE in Ariete non si tirerà indietro al loro ingresso. PLUTONE che viaggia in Capricorno per alcuni anni è ancora la corda tesa e il peso di un’eredità che deve essere ancora trasformata. URANO in Toro agirà come un motore e una macchina che scuote la terra. NETTUNO nei Pesci cercherà di tenere tutto insieme e al tempo stesso agirà silenziosamente e in modo impercettibile per l’evoluzione di ogni cosa.
A noi non rimane altro che prendere parte a questo grande gioco e continuare a mantenere vivo lo stupore e la meraviglia per il mistero e la bellezza della natura e tutte le sue manifestazioni.

Buon Equinozio d’Autunno a Tutti!

Andrea OttavianiComment